LECANOPTERIS: LA FELCE DELLE FORMICHE

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Notai questa felce inconsueta in un vecchio libro e ne fui subito attratto per la forma bizzarra del suo rizoma. Ed è proprio questo rizoma a caratterizzarla in natura, dato che nel suo habitat naturale ospita al suo interno formiche di alcuni generi tropicali tipo Iridomyrmex o Crematogaster.

Questo rapporto simbiotico offre rifugio agli insetti i quali si scavano il formicaio all’interno del rizoma carnosa, mentre alla pianta assicura una protezione verso altri organismi che potrebbero parassitarla. Coltivandola ad una latitudine diversa dall’origine, questo rapporto viene meno a causa dell’assenza di quelle specifiche formiche, tuttavia le Lecanopteris non sembrano risentirne più di tanto.

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Le specie di Lecanopteris sono originarie del Sud-est asiatico e dell’arcipelago indonesiano e si comportano come epifite, ciò già rende l’idea su come coltivarle. Il substrato sarà un bark per orchidee oppure si cercherà di farla attecchire su un pezzo di legno. Per far ciò conviene lasciare inizialmente del materiale legnoso tritato e del muschio fra le radici della felce che si appoggerà su un legno di latifoglia magari tropicale.

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La coltivazione non differisce più di tanto dalle altre felci tropicali, quindi ama posizioni ombreggiate all’esterno in estate, mentre va ritirata in inverno, in serra calda oppure in una posizione luminosa avendo cura di umidificare la zona circostante con nebulizzazioni frequenti. È preferibile usare acqua piovana o comunque povera di minerali e sicuramente una saltuaria concimazione con osmocote giova alla felce.

L’esemplare che ho reperito è una Lecanopteris holttumii

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2 risposte a “LECANOPTERIS: LA FELCE DELLE FORMICHE

  1. L’esemplare in foto visto dal vivo è a dir poco meraviglioso, un rizoma veramente particolare, mai visto nulla del genere. Peccato solo la foto non renda perché un po’ scura. Pensi che proverai a farle avere in futuro una simbiosi con le formiche? Le formiche tipiche delle nostre zone potrebbero danneggiarla o creerebbero un rapporto simile a quelle della zona di provenienza della felce?
    Nel frattempo, complimenti per la bellezza di questa pianta e la tua abilità nel coltivarla!

    • Penso che le formiche nostrane non la considererebbero perché non esiste nulla di simile alle nostre latitudini. Forse saranno vagamente attratte le formiche del legno, ma per tentare di indurre la simbiosi ci sono due problemi: il primo, finchè non divido il rizoma non posso rischiare di far fuori la pianta, l’altro problema è recuperare una formica regina per formare il formicaio.

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